“L’attività fisica è come un farmaco e come tale va somministrata da chi la conosce;
se poca, non sortisce nessun effetto, se troppa, può risultare tossica.”

R. Margaria (1901 – 1983)

Opportunamente somministrato questo farmaco cura e previene diverse patologie e svariati tipi di disturbi. Ha delle implicazioni positive sullo stato di salute in genere, aiuta a ritrovare il benessere perduto migliorando la condizione fisica e l’umore; C’è un bisogno specifico di muoversi per ciascuno di noi che non è mai uguale a quello di un’altra persona. Siamo unici anche nel ricevere la giusta posologia di attività fisica sia per migliorare la forma fisica e la salute sia per risolvere qualche disturbo articolare o combattere una patologia in atto.

Posologia, dal greco “​quanto​” e “​studio​” è il termine per definire le modalità, i tempi e il dosaggio di assunzione di un farmaco prescritto che si estende anche alla somministrazione dell’attività fisica a ciascun individuo.

Il dosaggio è la misura, la quantità di esercizio fisico, quel “carico di lavoro” muscolare e cardiovascolare consigliato che influisce sul sistema nervoso, immunologico ed endocrino.

Stimolare le capacità di​ resistenza, forza e flessibilità​ significa utilizzare ​i “principi attivi” che rendono efficace l’attività fisica come farmaco.

Con la ​resistenza​ riusciamo a sostenere uno sforzo fisico di un’intensità medio-bassa in un intervallo di tempo medio-lungo.

Con la ​forza​ sosteniamo uno sforzo fisico di intensità medio-alta in un periodo di tempo brevissimo-breve.

Con la ​flessibilità​ contrastiamo la rigidità e permettiamo alle articolazioni del corpo di raggiungere i massimi gradi di escursione.

Il dosaggio dell’esercizio fisico è in funzione delle caratteristiche di ogni singola persona: sesso, età, peso corporeo, livello di fitness, problematiche muscolo-articolari, patologie in atto, farmaci associati; dei fattori psicologici, delle sue esigenze personali e deve generare specifici effetti.

Le differenze individuali vanno considerate per programmare un’attività fisica a ciascuna persona che dia sollecitazioni e stimoli differenziati e non generalisti come nei numerosi tutorial sul web!

La corretta posologia si basa su un lavoro individuale, costante, lineare con incrementi continui allo scopo di aumentare la tolleranza allo sforzo verso un obiettivo stabilito.

Il riscontro positivo che la persona deve avere dal corretto dosaggio somministrato è il senso generale di benessere psicofisico​.

Affaticamento che perdura a fine training, disturbi specifici o un disagio generalizzato sono indicatori di una posologia di esercizi non adeguata.

Il dosaggio serve a creare su misura un piano di attività fisica per ogni singola persona​.

Solo ​i professionisti del settore possono prescrivere il corretto dosaggio per ciascuno con competenza, professionalità e responsabilità affinchè ​intensità, f​requenza​,​durata,​ ​modalità​ e progressione​ siano combinate in un preciso protocollo di lavoro in cui vengono rispettati ​i 3 “principi attivi” (resistenza, forza e flessibilità)​ e trovare indicazione beneficio soprattutto coloro che:

  • Sono in sovrappeso / obesi (hanno il diabete);
  • Hanno dolori muscolari articolari (hanno la pressione alta);
  • Sono in menopausa;
  • Sono convalescenti da una malattia oncologica;
  • Si trovano nella fase post infarto;
  • Soffrono di sindrome funzionali (fibromialgia, colon irritabile, stress)

Non è la ricerca del miglior esercizio o della migliore sequenza a fare la differenza nel risultato finale, bensì ​la corretta posologia che indichi cosa, come, quanto, quando e perché fare se si vogliono evitare gli effetti negativi o indesiderati.

Ecco perché anche un’attività fisica frazionata nell’arco della giornata, ad esempio, per meglio inserire l’esercizio nella routine delle varie attività quotidiane, può rivelarsi utile.

Partendo dal presupposto che ​“poco è meglio di niente”​ è, come già dimostrato, che il fitness​ (= buona salute e buona forma fisica) aumenta anche con un giorno soltanto di attività fisica la settimana (Pollack et al. 1980), risulta evidente che quantità minime di attività fisica comportano ugualmente benefici alla salute.

L’OMS ribadisce che esiste un legame tra la quantità di attività fisica e la speranza di vita e, che interagire con il proprio ambiente attraverso le varie forme di movimento, a tutte le età, contribuisce a preservare la salute. ​

Ma per aumentare l’attività fisica e disincentivare i comportamenti sedentari bisogna dare a ciascuno la giusta posologia.

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